Se si attraversano le suggestive vie di città e borghi, si scoprono tante forme di artigianato che, affondando le loro radici nel passato più remoto dell’Umbria (fino a risalire ai segni lasciati dalle presenze etrusche ed oltre), rappresentano, da una parte, un irrinunciabile momento di salvaguardia di un patrimonio culturale altrimenti a rischio di estinzione, dall’altra l’opportunità di valorizzare, in termini economico-produttivi, le “arti antiche” fino a trasformarle in “nuovi mestieri” che rispondono all’offerta di moderni sbocchi occupazionali, capaci di coniugare professionalità antiche e freschezza quotidiana.
Del ricco panorama dell’artigianato umbro, fa parte la ceramica, la raffinata produzione tessile, il restauro di mobili antichi e di immobili, la lavorazione del ferro battuto, del rame, del legno, il disegno su vetrate artistiche, la produzione di carta pregiata e l’arte tipografica, gli artigiani delle funi e delle candele.
Il “mondo lavorativo” del tempo, si potrà vivere maggiormente se si intraprende un viaggio all’interno delle botteghe, se si osserva come erano organizzati gli artigiani e gli statuti che si davano per regolare i rapporti dentro e fuori i laboratori.