LA CERAMICA

Tra tutte le attività artigianali tradizionali in Umbria, quella che sicuramente ha raggiunto i massimi livelli di espressione tecnica e artistica, e probabilmente i maggiori riconoscimenti anche in campo internazionale, è rappresentata dalla produzione di ceramiche, terrecotte e maioliche.
Nota fin dai tempi antichi, quest’arte pregiata ha conosciuto nei secoli un grande sviluppo, che è venuto concentrandosi principalmente in alcuni centri, ancora oggi famosi per le loro produzioni.
Tra gli altri non vanno dimenticati Orvieto, Todi, Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino, Città di Castello, Umbertide, Perugia, Assisi, anche se in molte altre località è possibile incontrare artigiani autori di pregevolissimi manufatti. 


La produzione di Gubbio, assai sviluppata già nel Medioevo, si è oggi orientata verso una specializzazione, mantenendo forme di lavorazione classiche, con una forte caratterizzazione personale e una notevole incidenza del lavoro individuale. E’ possibile poi visitare la biennale d’arte della ceramica organizzata dai produttori locali.

 

A Gualdo Tadino, centro di produzione tradizionale di ceramiche policrome, si sono man mano venute affermando alcune industrie, la cui produzione non può certamente più, malgrado l’eccellente qualità definirsi artigianale. Accanto ad esse, però sopravvivono ancora diverse botteghe artigiane i cui prodotti non hanno certamente nulla da invidiare a quelli di origine industriale.

A Deruta, invece, l’arte della terracotta, tramandata dagli Etruschi, era già fiorente prima del ‘300. Fu poi nei due secoli successivi che arrivò a toccare il massimo splendore, documentato dalla bellezza dei vasi e dei piatti oggi conservati in musei e collezioni private. Anche qui le botteghe, accanto alle industrie, hanno mantenuto viva quest’arte antica e difficile.


Diversa è la vicenda di Orvieto. In questa città si erano perse, con il passare dei secoli, le tracce dell’antica attività. Fu la riscoperta, negli anni ’20 del nostro secolo, di reperti risalenti al Medioevo a far risvegliare l’interesse intorno a una produzione di notevole pregio che però era stata completamente dimenticata. Oggi è abbastanza difficile, purtroppo, trovare produzioni artigianali di questo tipo nell’Orvietano. Qualcosa, comunque, è rimasto della produzione di orci di terracotta, gli “ziri”, a Castel Viscardo, e dei vasi a Ficulle. 


Le Ceramiche Orvietane

La Ceramica Gualdese

Un ceramista dell’Alta valle del Tevere

La Fuseruola – Deruta

La ceramica Raku – Collazzone