La famiglia Trinci è un nobile casato che ha guidato la città di Foligno, eleggendola a propria signoria, dal 1305 al 1439. Sotto la loro conduzione, la città espanse notevolmente i propri domini ed aree d’influenza e si arricchì di opere architettoniche di grande pregio, come Palazzo Trinci.
Storia
Nel 1305 i Trinci, dopo essere diventati di parte guelfa, divennero signori di Foligno, cacciando i ghibellini Anastasi grazie all’aiuto di nobili spoletini e perugini.
Il primo signore fu Nallo, che guidò la signoria dal 1305 al 1321, da lui in poi i Trinci governarono assumendo i titoli di gonfalonieri di giustizia e capitani di parte guelfa. Venne quindi il dominio del fratello, Ugolino I, che durò sino al 1338; poi lo scettro passò al figlio di Nallo, Corrado I, fino al 1343.
Dal 1343 al 1353 rimase in carica Ugolino Novello, ultimo ad avere i titoli succitati.
Il primo riconoscimento da parte di un sovrano, il papa Urbano V, arrivò nel 1367, quando il figlio di Ugolino Novello, Trincia Trinci, venne insignito vicario apostolico. Trincia venne ucciso nel 1377 da alcuni fuoriusciti ghibellini.
Fino al 1386 gli succedette il fratello Corrado II e poi, fino al 1415 il figlio Ugolino III, che divenne particolarmente amico del perugino Braccio Fortebraccio.
I figli che Ugolino III aveva avuto da Costanza Orsini guidarono collettivamente Foligno dal 1415 al 1421: essi erano Niccolò, Bartolomeo e Corrado. Questi, diventato Corrado III nel 1421, effettuò uno strappo con l’autorità pontificia, scatenandone le ire: l’8 settembre 1439, il cardinale Giovanni Maria Vitelleschi conquistò Foligno e la pose sotto la guida diretta dello Stato della Chiesa.