Da Montone, centro altotiberino che presenta il fascino delle fortezze medioevali e la suggestione delle viuzze dove abitò per secoli la prestigiosa famiglia Fortebracci, si scende a destra sulla strada provinciale asfaltata fino all’incrocio della strada bianca a sinistra in località Tre Ponti. Si costeggia la diga e il torrente Carpina per circa 2,500 km fino al predio C. Torre dove si devia a sinistra sulla mulattiera che, con un tratto in salita abbastanza tortuoso di circa 4,500 km, attraveso Caicoppi e Savignano, conduce a Caimorone.
Da Caicoppi è possibile compiere una piccola escursione (circa 500 metri di ripido sentiero) sulla maestosa mole di Rocca d’Aries, che domina la Vallata del Carpina.
Da Caimorone, tenendo la sinistra si perviene rapidamente, attraverso Casaprete e Montescosso, a Pieve de’ Saddi. A questo punto si è a metà del percorso. E’ consigliabile effettuare una sosta per rifornirsi d’acqua e cogliere anche l’occasione per visitare l’antichissima struttura paleocristiana della pieve di San Crescenziano.
Si riprende a sinistra la strada imbrecciata e si scende fino a una piccola edicola votiva; da qui si sale fino a Calafuccia, massima quota del percorso (638 metri).
Attraverso boschi e coltivi si scende sino al torrente Carpina. Arrivati in località Caigisti, si gira a sinistra e si sale per circa 3 km sino al predio Caigiangi. Qui s’incontra la strada asfaltata che si percorre fino all’incrocio con la provinciale per Città di Castello. Si svolta a destra verso La Madonnuccia e dopo una discesa di circa 1 km ed una breve risalita si raggiunge Pietralunga, l’altro centro altotiberino che conserva intatto l’aspetto medioevale, con suo borgo cinto da mura, i suoi “vigoli”, la Pieve e la Rocca pentagonale longobarda (VIII sec.).