Paolo De Bernardi, docente all’ISIS di Città della Pieve, Dottore di Ricerca in Filosofia, è autore di varie pubblicazioni a carattere filosofico; recentemente le sue ricerche si sono rivolte ad una decodifica e critica dell’attuale civiltà tecnocratica. Collabora con la rivista “Sapienza” (“Rivista di Filosofia e Teologia”, Napoli) e col sito “Scienza e Democrazia”. La maggior parte dei suoi scritti sono reperibili in debernardi.splinder
debernardi.paolo@libero.it
Due domande all’autore:
Come è nata questa idea di raccontare la Storia di Perugia per aneddoti?
Come insegnante nel corso degli anni mi sono accorto che per rendere appetibili ai ragazzi certe materie che possono esser noiose bisogna stimolare la curiosità, anche ricorrendo all’aneddoto, alla diceria e alla superstizione…
A chi è rivolta la sua opera?
Il lavoro è rivolto non allo specialista, ma a un pubblico colto: perugini che senza dover consultare una enciclopedia con l’indice dei nomi e delle cose di quel volumetto possono saper o rinfrescar la memoria su chi sia questo o quel personaggio a cui è titolata una via; lo studente straniero, l’appassionato di storia in gnerale.
Di seguito un passo tratto dal libro:
(…) Il XIII è per Perugia un secolo di grande splendore. Nel fiorente Comune venne a morte nel 1216 Innocenzo III (seppellito nella Cattedrale di S. Lorenzo); e qui stesso si tenne il conclave che elesse il successore, Onorio III. Dopo di questo, in Perugia si terranno altri quatro conclavi.
Nel palazzo canonicale di Perugia, si tennero i cinque conclavi che elessero altrettanti papi; una lapide nel cinquecentesco chiostro del Duomo li ricorda. Nel 1216, successore di Innocenzo III, fu eletto Onorio III il papa che incoronò Imperatore Federico II e approvò i nuovi ordini regolari dei Domenicani e dei Francescani.
Nel 1265 venne eletto Clemente IV, il papa francese che affidava a Carlo d’Angiò il regno di Sicilia, su cui sedeva lo Svevo Manfredi, presto sconfitto e ucciso dal duce angioino. Nel 1286 il collegio dei cardinali elegge Onorio IV, vissuto solo due anni da papa. Nel 1294, dopo ben ventisette mesi di conclave, fu eletto papa l’eremita Pietro da Morrone che aveva il suo eremo sulla Maiella, papa a noi noto come Celestino V, anche grazie a quel verso dell’Inferno (III 59-60) dantesco che a lui pare riferirsi come quei che “fece per viltade il gran rifiuto”. Pietro, benchè eletto a Perugia, volle essere consacrata a L’Aquila, nella quale entrò a dorso d’asino come aveva fatto Gesù in Gerusalemme (per l’Ebraismo il Messia verrà a dorso d’asino). Dopo pochi mesi Celestino V abdicò, forse per viltà, forse per non compromettersi l’anima, forse perchè spinto dal ben più machiavellico cardinale Benedetto Caetani (prossimo papa Bonifacio VIII), sostenitore di una concezione politica e battagliera del papato che non era certo quella del semplice eremita, avvezzo a preghiere e digiuni, ma ignaro dell’arte del governo, che spesso richiedeva intrigo e menzongna. Infine abbiamo Clemente V (1305), altro papa francese, che fu da Dante collocato nell’Inferno (XIX, 85-87) tra i simoniaci, a significare che la sua elezione era avvenuta con il determinante appoggio di Filippo il Bello, re di Fracia.
A Perugia morirono, oltre a Innocenzo III (1216), Urbano IV (1264), Martino IV (1285). pare per indigestione delle rinomate ed eccellenti anguille del Trasimeno (Dante, Purg., XXIV, 22-24), e Benedetto XI (1304). A Perugia si decise nel 1228 la scomunica dell’imperatore Federico II. Qui nel 1235 fu canonizzata S. Elisabetta, regina di Ungheria. (…)
Volume stampato con il patrocinio del Comune di Perugia, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria.
Paolo De Bernardi, “Storia di Perugia”, Midgard Editrice, 2009
Il costo è di 10,00 euro.