Immagini di un’Umbria inedita, quella di oggi messa a confronto con quella di ieri, vista dall’alto o restituitaci da chi l’ha vissuta qualche secolo fa, quando le trasformazioni urbanistiche e del paesaggio non avevano raggiunto i livelli attuali.
La Fondazione Cariperugia Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia promuove una nuova mostra a palazzo Baldeschi, “Vertigine Umbra” (inaugurazione il 23 giugno, ore 17.30, Sala dei Notari), una raccolta di immagini della verde Umbria ripresa da angolature diverse, tra l’immaginario e il realistico, con tecniche varie: l’aeropittura, l’aerografia, le stampe antiche, le pitture, immagini riprese da droni.
Il percorso espositivo proporrà ventinove dipinti, di cui molti inediti e mai esposti che saranno visibili al pubblico per la prima volta; 60 straordinarie fotografie che ritraggono l’Umbria vista dal cielo; una selezione di stampe antiche che, tra fantasia e realtà, ci consegnano le immagini di alcune città umbre tra il ’500 e il ’700; aerofotogrammetrie stampate e in formato video che testimoniano come il passare del tempo abbia trasformato il territorio umbro, con la terra che ha lasciato spazio agli edifici e alle infrastrutture.
Inedita, soprattutto, la peculiarità che sin dall’inizio ha alimentato la realizzazione del progetto e che ne fa un unicum: l’aerofotografo Paolo Ficola incontra i due pittori Gerardo Dottori e Alessandro Bruschetti, in un confronto sorprendente. È stupefacente come alcuni paesaggi che Paolo Ficola propone con le sue fotografie fatte dall’aereo siano quasi sovrapponibili alle aeropitture dipinte da Dottori, quasi avessero osservato il paesaggio dalle stesse angolature, anche se in tempi diversi.
Dei due pittori umbri la mostra esporrà 29 dipinti provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, molti sono inediti e saranno esposti per la prima volta a Palazzo Baldeschi. Mai visti il “Paesaggio di montagna” e il “Paesaggio dal terrazzo” di Dottori, e neppure “Aeropittura sul Lago” di Bruschetti, dipinto scoperto circa un mese fa dall’Associazione Archivi Dottori guidata da Massimo Duranti, che ha collaborato alla mostra.
Tra le stampe antiche quelle firmate Schedel, Blaeu o Mortier che ritraggono alcune città umbre tra la fine del ’400 e il ’700. Infine si vola, con ore di filmati che raccontano l’Umbria vista dal cielo, ripresa dagli elicotteri, dai deltaplani, dai droni. Tra i video c’è quello di Folco Quilici girato nel 1976 dall’elicottero, prodotto dalla Esso Italiana e che ci restituisce l’immagine di un’Umbria che il trascorrere del tempo non sembra avere eroso.
A coronamento della mostra un bellissimo catalogo realizzato dalla casa editrice Aguaplano, con un’introduzione dello storico Alberto Grohmann. La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre.