L’ Umbria, una delle regioni più piccole d’Italia, per di più divisa in senso longitudinale da un fiume: il Tevere. Un popolo da una parte, un popolo dall’altra: gli etruschi e gli umbri. Un fiume che non solo ha diviso ma ha facilitato i contatti e gli scambi anche con gli altri popoli che si affacciavano sul Mediterraneo: i fenici, gli egiziani, i greci. La storia è proseguita, con l’impero bizantino e il regno longobardo, inglobato poi dallo Stato della Chiesa fino al 1860, alla nascita dello Stato unitario d’Italia. Nell’Umbria perciò si condensano e si intrecciano molte storie, dando vita ad un “sentire” che non è locale, ma nazionale, profondamente italiano. Nel Medioevo, le città dell’Umbria conobbero un momento di forte progettualità istituzionale, politica, artistica ed economica: ogni borgo elaborò una propria identità ben definita. E tutto questo il portale “Medioevo in Umbria” racconta. Atmosfere che oggi riviviamo, in modo giocoso, negli spettacoli e feste che nel corso dell’anno, allietano quasi tutte le cittadine dell’Umbria. Nel Medioevo gli scontri tra le diverse città furono cruenti e feroci, nonostante ciò qui trovò spazio l’esperienza unica, straordinaria ed affascinante di un ragazzo di nome Francesco e poi di Chiara. E’ nella terra d’Umbria che si affaccia in modo dolce e poetico la Lingua Italiana, con il “Cantico delle Creature” scritto da Francesco di Pietro Bernardone, il giullare di Dio.
Rolando Boco