È stata aperta nella splendida cornice del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto alla Rocca Albornoz, la mostra “L’intelligenza nelle mani. Produzione artigianale e tecniche di lavorazione in età Longobarda”.
La mostra fa parte del progetto “Longobardi in vetrina. Scambi e condivisioni tra musei per valorizzare il patrimonio longobardo” realizzato e coordinato dall’Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.). Una sinergia tra musei delle rete e nazionali che si sviluppa su 7 grandi temi declinati in 15 diverse mostre.
L’esposizione di Spoleto vede protagonisti, oltre al Comune Di Spoleto, il Museo del Ducato di Spoleto e il Museo delle Civiltà di Roma che grazie allo scambio di reperti hanno realizzato due mostre, attraverso le quali vengono illustrati i saperi tecnici-produttivi dei Longobardi in Italia e individuati i processi che portarono questo popolo a integrare il loro patrimonio tecnico, tipico delle popolazioni germaniche, con quello romano-bizantino di matrice mediterranea, in un periodo di passaggio tra il periodo tardo antico e l’alto medioevo. A Spoleto la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 21 luglio.
Il progetto “Longobardi in vetrina” propone la diffusione della conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle realtà museali presenti nei sette singoli complessi monumentali, parte integrante del sito UNESCO, ma anche di quelli espressione dei territori coinvolti dal passaggio dei Longobardi. La collaborazione e la sinergia tra i musei sono favorite da scambi temporanei di reperti, articolati in esposizioni tematiche, tra i 6 musei della rete del sito UNESCO (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, l’antiquarium di Castelseprio, il Museo di Santa Giulia di Brescia, il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, il museo Diocesano di Benevento, i Musei TECUM di Monte Sant’Angelo) il tempietto di Campello sul Clitunno, ed altri otto musei presenti sul territorio nazionale.