I vari simboli riscontrati nella chiesa di San Francesco di Costacciaro, testimoniano la presenza dei Templari sul Monte Cucco.
Il Monte Cucco, che sorge nella provincia di Perugia tra i comuni di Gubbio e Fabriano che non è più Umbria, fu caratterizzato dalla forte presenza dell’ Ordine del Tempio, di cui conosciamo già l’insediamento di Sigillo, dove sono state trovate delle pietre segnate con la Croce patente dei Templari.
L’ultimo Gran Precettore Templare per l’Italia si chiamava Iacopo di Montecucco e, nonostante altri ritengano fosse nativo del Piemonte (esiste un Montecucco piemontese), noi invece riteniamo potesse provenire appunto dal Monte Cucco umbro, ricchissimo di presenze templari.
I Templari erano anche altresì insediati poco aldilà dell’attuale confine tra Monte Cucco e Sassofferrato, nei siti di Perticaro e Casalvento, dove sorgono ancora oggi i centri di San Felice e poco più a sud di San Nicolò.
“Persino le testimonianze storico-documentarie certe della presenza di uno stanziamento eremitico a San Girolamo risalgono al periodo immediatamente successivo alla soppressione dell’Ordine dei Templari. Come si è sopra accennato, soltanto un potente e ricco ordine militare, politico e religioso, come quello dei Templari, poteva avere i mezzi finanziari per erigere tra il XII ed il XIV secolo le imponenti strutture dell’eremo primitivo, o medioevale, o pregiustinianeo che dir si voglia. Un presidio militare di carattere unicamente secolare non spiegherebbe, infatti, la necessità della costruzione di un sacello. Il cabreo, che si conserva nell’archivio di Sassoferrato, mostra come l’Ordine religioso-cavalleresco degli Ospitalieri di San Giovanni che in Italia ereditò i possedimenti e molte delle tradizioni dei Templari possedesse talune
proprietà a Perticano e nei suoi dintorni. Una croce, scolpita in bassorilevo sulla viva roccia dell’eremo, sembrerebbe inoltre, essere di appartente tipologia templare”.