“CON ORO E COLORI PREZIOSI E BUONI “

Il Perugino a Corciano: 1513-2013.  I 500 anni della Pala dell’Assunta.

Il 20 luglio 2013 si inaugura a Corciano, piccolo borgo medievale alle porte di Perugia, la mostra “Con oro et altri colori bumaestà di Corcianooni” Perugino a Corciano: 1513-2013. I 500 anni della Pala dell’Assunta. Organizzata dal Comune di Corciano, dalla Soprintendenza BSAE dell’Umbria dalla Parrocchia di Santa Maria dell’Assunta e dalla Pro Loco Corcianese in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, la Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, la Diocesi di Perugia – città della Pieve, il Museo Capitolare di Perugia, il Nobile Collegio del Cambio, l’esposizione, la Soprintendenza per i beni archivistici dell’Umbria, L’Archivio di Stato di Perugia, a cura di Tiziana Biganti e Alessandra Tiroli, celebra i 500 anni della Pala d’altare dell’Assunta del grande Maestro Pietro Vannucci detto il “Perugino”, sita nella chiesa di Santa Maria dell’Assunta in Corciano.

Il 18 dicembre 1512, il parroco e il sindaco del castello di Corciano, dopo aver raccolto parte dei fondi necessari ottenuti grazie a lasciti testamentari, si recarono alla volta di Perugia per stipulare un contratto con quello che veniva ritenuto il maestro più importante del momento, per la realizzazione di una Pala da porsi sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta in cielo. “Con oro et altri colori buoni” è il titolo dell’evento espositivo che parte da una citazione vergata dal notaio Felice di Antonio nel contratto di allocazione della commissione a Pietro Perugino, che lui sottoscrive per un compenso di 100 fiorini e che si impegna ad eseguire nell’arco di otto mesi.

Al fine di rendere quanto più possibile completa la visione ai visitatori è stato progettato un doppio itinerario: il primo nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Assunta e il secondo nella chiesa-Museo di San Francesco. Nella Chiesa, luogo dove da 500 anni è custodita la Pala che ha in qualche modo contribuito a scrivere la storia dell’edificio stesso, è prevista un’installazione virtuale che ripropone l’effigie antica del dipinto prima che gli interventi storici successivi ne modificassero la struttura portante, adattandola alle mode e ai nuovi dettami liturgici post-conciliari.

L’ipotesi ricostruttiva della configurazione della parete lignea cinquecentesca viene riprodotta grazie a tecniche avanzate di proiezione digitale su specifici semitrasparenti appesi alla catena in corrispondenza del presbiterio della chiesa, per mezzo di videoproiettori posti nei pressi della cantoria all’ingresso. I pannelli saranno posizionati ad un’altezza tale da permettere il consueto utilizzo dello spazio liturgico.

 

Per offrire una proposta quanto più esaustiva, considerando che il luogo di culto non permette ulteriori allestimenti, la mostra prosegue negli spazi della chiesa-Museo di San Francesco dove viene illustrata l’idea peruginesca delle macchine d’altare, proponendo ricostruzioni e interpretazioni alla luce dell’acquisizione di nuovi dati ed elementi. Un secondo aspetto qui affrontato riguarda il restauro. Partendo dall’ultimo, che ha interessato il dipinto corcianese nel 2003/04, si ripercorre la storia degli interventi fino a giungere a quello storico condotto nel 1838 da Giuseppe Carattoli, restauratore e insigne copista del Perugino.

Un fondamentale apparato documentario fa da corollario alla parte artistica. La mostra è arricchita dalla pubblicazione di un catalogo che raccoglie i contributi degli studiosi e dei tecnici che hanno curato i vari aspetti della ricerca scientifica. Questo è l’avvenimento di punta per celebrare i 500 anni insieme ad altre iniziative artistiche e culturali e con la realizzazione di un annullo postale. Come già avvenne nel 2004 in occasione delle celebrazioni in onore del “divin Pittore”, che culminarono con una serie di importantissime mostre, una delle quali “Perugino pittore devozionale. Modelli e riflessi nel territorio di Corciano”, tenutasi proprio a Corciano, anche in questa fondamentale tappa storica ed artistica, i primi 500 anni della Pala dell’Assunta, l’Amministrazione Comunale di Corciano, accanto alla Parrocchia di Santa Maria Assunta e alla Pro Loco Corcianese, si pone in prima fila per ricordare questo importante genetliaco.

 

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