Il Museo di Palazzo Trinci: centro della vita sociale e culturale a Foligno di Marina Greco
Il Museo Archeologico e Pinacoteca di Palazzo Trinci a Foligno descritto dalla direttrice, Anna Maria Menichelli
Come è nato il museo?
Riaperto al pubblico nel 1997, dal 2000 Palazzo Trinci ospita il nuovo allestimento della Pinacoteca e delle due sezioni archeologiche.
L’origine della Pinacoteca risale al 1863, quando, per l’avvenuta soppressione degli ordini religiosi, gli oggetti d’arte degli ex monasteri e conventi divennero di proprietà del Comune. Inizialmente raccolti nella chiesa di Bethlehem, dal 1904 vennero trasferiti nel Palazzo Comunale e solo dal 1936 nella attuale sede.
La Racccolta Archeologica, invece, ha le sue origini nella cultura umanistica e nello splendore delle signorie di fine Trecento – inizio Quattrocento. Negli anni fra il 1389 e il 1407 Ugolino Trinci aveva costruito il Palazzo di famiglia e, ispirandosi probabilmente agli insegnamenti dell’umanista Francesco da Fiano, l’aveva arricchito con sculture antiche. Il collezionismo privato proseguì anche nei secoli successivi. Ne furono protagonisti Eusebio Carigi (inizi XVI secolo), Natalizio Benedetti (fine XVI – inizio XVII secolo) e Lodovico Iacobilli (1598 – 1664), la cui collezione, assai importante per gli studi di archeologia ed epigrafia, passò nel 1904 alla famiglia Ludovisi – Boncompagni e attualmente è stata in parte ricomposta nel museo.
Nel 1762 l’Accademia Fulginia allestì il museo archeologico nel Palazzo Pubblico, oggi Palazzo Comunale, che riunì la raccolta Trinci e numerose donazioni eseguite fin dal Seicento da privati e custodì da allora i rinvenimenti effettuati in città. Il museo venne ampliato nella seconda metà del XIXsecolo e risistemato nei primi del Novecento.
Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Il palazzo è riccamente decorato da affreschi di Gentile da Fabriano (1411-12) e Ottaviano Nelli (1424) che ancor oggi ne rappresentano l’aspetto più rilevante. Al piano nobile si accede attraverso laScala Gotica che conduce alla Loggia affrescata con la leggenda della fondazione di Roma. Da qui si dipartono le sale affrescate: la Cappella, raffigurante le Storie della Vergine (Ottaviano Nelli); la Sala delle Arti e dei Pianeti; il Corridoio di collegamento con la Cattedrale raffigurante i Prodi e le Sette età dell’Uomo e la Sala degli Imperatori.
Il percorso museale comprende varie sezioni:
– la Pinacoteca inizia con le sale dedicate alla pittura del Trecento, per poi risalire al piano nobile, in un suggestivo richiamo con i cicli di affreschi che lo decorano. Vi è documentata la Scuola del Quattrocento folignate: Giovanni di Corraduccio, Bartolomeo di Tommaso, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, Pierantonio Mezzastris, Ugolino di Gisberto. Quindi ci si affaccia in un rapido excursus sull’arte pittorica del Cinquecento, rappresentata da opere di Feliciano de Muti, Bernardino di Mariotto, Dono Doni, Ascensidonio Spacca detto “il Fantino.
– la Raccolta Archeologica è costituita da un’ampia documentazione delle popolazioni umbre dei Fulginates e dei Plestini; l’epoca romana e tardo romana è testimoniata da una serie di materiali lapidei, urne cinerarie e sarcofagi. Interessanti due collezioni storiche: quella della famiglia Trinci che comprende, tra l’altro, una preziosa lastra raffigurante i giochi circensi, una raccolta di teste di età romana e quella scultorea ed epigrafica dello storico L. Iacobilli;
– il Museo dell’Istituzione Comunale raccoglie testimonianze sulla storia e le attività del Comune di Foligno entro un arco di tempo che va dal Quattrocento all’unità d’Italia, attraverso i momenti di vita quotidiana e oggetti di uso istituzionale;
– il Museo Multimediale dei Tornei delle Giostre e dei Giochi è stato inaugurato nel febbraio 2001 e vuole fare di Foligno un punto di riferimento per la ricerca, lo studio, la storia e l’attualità di giostre e tornei dal Medioevo all’Ottocento.
Cosa attira di più i visitatori?
Definito un unicum da Federico Zeri, il visitatore è affascinato dalle architetture del Palazzo e dagli affreschi che ne decorano le sale. Questi furono realizzati da Gentile da Fabriano e dalla sua equipe tra il 1411 e il 1412. La Loggia, ricordata nei documenti a partire dal 1405, è affrescata con la leggenda della fondazione di Roma. Il ciclo decorativo inizia sulla parete sinistra con due scene raffiguranti l’una l’amore tra il dio Marte e la vestale Rea Silvia, l’altra la nascita di Romolo e Remo. Da quipassiamo nella sala detta anticamente “camera delle rose” ed oggi denominata Sala delle Arti Liberali e dei Pianeti.
Summa della cultura medievale, nella sala sono rappresentate le Arti del Trivio e del Quadrivio, a cui si aggiunge la Filosofia, e i Setti Pianeti associati alle Età dell’Uomo e alle Ore del Giorno. Gli eroi dell’antichità e le Sette Età dell’Uomo ricorrono tematicamente insieme nella decorazione del corridoio di collegamento di Palazzo Trinci con quello delle Canoniche e con la Cattedrale di San Feliciano. Il salone di rappresentanza è oggi conosciuto come Sala dei Giganti per le proporzioni, notevolmente superiori al naturale, dei personaggi affrescati. L’ammirata grandezza di Roma, di cui le scene della loggia sono il preludio, si manifesta qui in tutta la sua ampiezza, con la raffigurazione di venti eroi della storia dell’Urbe. Risale al 1424 la decorazione della Cappella Palatina, opera di Ottaviano Nelli e affrescata con un cic
lo con Storie della Vergine.
Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
Tralasciando le impressioni soggettive posso affermare che ciò che colpisce maggiormente il visitatore è la bellezza della Loggia, che si apre alla sua vista non appena accede al piano nobile. Ambiente in origine a cielo aperto, viene qui esplicitato, attraverso le Storie di Romolo e Remo, l’aggancio diretto a Roma e agli eroi che ne avevano scandito la storia.
La narrazione si snoda attraverso una serie di episodi: le vestali nel tempio, Rea Silvia cede all’amore di Marte, la nascita di Romolo e Remo, i servi trafugano i gemelli, il pastore Faustolo ritrova Romolo e Remo e li porta alla moglie Acca Larenzia, l’esecuzione di Rea Silvia, le prime imprese di Romolo e Remo, l’assedio di Albalonga, Romolo e Remo spodestano Amulio e la fondazione di Roma.
Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Palazzo Trinci si inserisce nel contesto cittadino come Museo della Città. Il suo patrimonio ha una forte valenza didattica per la documentazione della storia cittadina e del territorio, sia dal punto di vista archeologico che istituzionale. Le recenti scoperte e attribuzioni pongono inoltre il Palazzo in una posizione di primo piano all’interno della storia dell’arte italiana.
Al fine di favorire la fruizione del patrimonio museale da parte degli studenti, sono previste numerose attività didattiche (ad esempio il progetto “Benvenuti a Palazzo Trinci – Un museo a misura di bambino”) e riduzioni sul prezzo del biglietto. Inoltre è prevista l’entrata gratuita per i gruppi scolastici che aderiscono ai progetti didattici del museo e il primo giovedi di ogni mese per gli alunni delle scuole del Comune di Foligno accompagnati dagli insegnanti (mattina, su prenotazione) o dai genitori (pomeriggio).
Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Numerose sono le iniziative e gli appuntamenti importanti che si susseguono durante l’anno: Mostra Mercato di Stampe e Libri antichi e rari (Aprile); Settimana della Cultura, durante la quale si svolgono visite tematiche (Primavera); Young Jazz (Maggio); Humourfest – Rassegna Internazionale dell’Umorismo (Maggio – Giugno); Canti e Discanti (Luglio); Segni Barocchi Festival (Agosto – Settembre); Notte Barocca, in collaborazione con la Giostra della Quintana (Settembre); I Primi d’Italia, festival dei primi piatti (Settembre – Ottobre); Mielinumbria (Novembre). Numerose sono anche le mostre ospitate all’interno del Museo.
In previsione una su Giuseppe Piermarini, in occasione del II centenario della morte e una sulla Beata Angela da Foligno.
Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Sono previste visite guidate sia per gruppi scolastici che per gruppi vari. In occasione di alcune manifestazioni vengono organizzate anche visite tematiche (ad esempio “Sognando al Museo”). Il Museo dispone di un bookshop, di un laboratorio didattico, di sale conferenze dove è possibile organizzare convegni e di uno spazio multimediale.
Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il Museo si inserisce nel contesto cittadino come centro della vita sociale e culturale, svolgendo una funzione di documentazione e aggregazione all’interno del territorio. Offre altresì spazi qualificati per meeting congressuali.
Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Mi auguro che i progetti portati avanti in questi anni diano i loro frutti e che una realtà ancora poco conosciuta come Palazzo Trinci sia sempre più valorizzata e apprezzata in tutte le sue potenzialità, sia artistico-culturali che di aggregazione.
Riferimenti:
Museo Archeologico e Pinacoteca di Palazzo Trinci
Piazza della Repubblica – 06034 Foligno
Telefono: 0742-330584
Indirizzo email: museotrinci@comune.foligno.pg.it