sfil-1-WSpesso l’ Alta Moda rovista nell’ armadio della Storia e vi scorge figure, linee, colori, dettagli da reinventare e proporre al consumatore moderno, ma mai in modo così diretto  ed esplicito come è accaduto nelle ultime collezioni “Uomo Inverno 2015” di Milano.

Chi non lo ha nascosto, anzi ne ha fatto un manifesto vero e proprio, sono stati Dolce&Gabbana  che hanno costruito l’intera collezione proprio sulla citazione dei “Re Normanni di Sicilia”, con particolare riferimento a quel Federico II, entrato nella leggenda già da quando era in vita. Uomo arguto, intelligente, colto, amante dell’arte, della musica, della scienza, capace di parlare agli uomini del Nord come a quelli del Sud,  potremmo dire: un uomo moderno. E così con il sottofondo di una base musicale normanna,  asciutta e ritmica, hanno sfilato i moderni “cavalieri” di Dolce&Gabbana: solo che le armature non erano lavorate in ferro ma in morbide lane, cachemire e velluti.

Gli stessi colori, come i grigi, da quelli più metallici a quelli polverosi; le diverse gradazioni dei rosso bordeaux; alle scale cromatiche dei marroni; dal verde bottiglia ai blu più profondi della notte fino al nero, ci rimandano alle suggestioni  Medioevali. Ed anche la serie di casacche ampie e diritte su cui hanno stampato i ritratti dei vari Re insieme ad elementi  tra i più suggestivi dell’architettura gotica normanna.

Oppure i giacconi, color antracite, avvolgenti ed immensi, con bordature in pelliccia che sembrano usciti da una storia di pellegrini dell’anno Mille.

Abiti dalla linea aderenti in cui i pantaloni a fasce  colorate tono su tono, oppure lucido/opaco richiamano alla memoria i stupendi ritratti del  Pisanello. Infine particolarmente azzeccata la rilettura  del “camaglio”, quella parte dell’armatura, un cappuccio flessibile a maglia di ferro che proteggeva la testa dei cavalieri, che viene ora riproposto come un passamontagna in maglia lavorato a mano, in altri casi anche ricamato e arricchito di borchie metalliche o vetro scuro come fossero vere e proprie armature per i giovani uomini del terzo millennio. (Rolando Boco)

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