La corsa del biroccio per le vie del centro storico.
Il Palio della Mannaja si disputa nel mese di agosto rievocando un fatto storico.
La manifestazione si svolge utilizzando costumi di tipo medioevale e coinvolge attivamente tutta la popolazione del comune, che suddivisa in rioni e quartieri, si sfida nella tradizionale corsa del biroccio. Per il successo ottenuto nelle ultime edizioni, a seguito di alcune trasformazioni, il Palio della Mannaja è ormai riconosciuto come una delle manifestazioni in costume più importanti in Umbria.
Esso ha notevoli riscontri economici e turistici, nonché sociali per tutta la comunità pietralunghese. Il paese per l’occasione si addobba a festa; nel centro storico e nelle vie principali si aprono le botteghe artigiane, le taverne e le locande, dove si potranno ammirare ed acquistare prodotti dell’artigianato locale, degustare cibi della gastronomia locale, il tutto accompagnato da tanta ospitalità.
E’ il tentativo di ricostruire l’ambiente di virata delle nostre genti all’interno del borgo antico. Il Palio della Mannaja è la rievocazione storica di un fatto accaduto a Pietralunga l’11 Settembre 1334, quando un certo Giovanni di Lorenzo di Picardia (Francia), per recarsi in pellegrinaggio a Lucca (Volto Santo), passando per Pietralunga, veniva ingiustamente accusato di avere ucciso un uomo e di conseguenza condannato a morte. Il povero uomo si rivolse fiducioso al Volto Santo tanto che, quando il boia tentò di tagliargli il collo con la mannaja, a questa le si rivoltò la lama.
Di tale fatto esistono molte testimonianze probatorie, tra cui una lettera autografa di Branca de’ Branci, podestà di Pietralunga e la stessa mannaja, che è conservata nel Duomo di Lucca, appesa vicino alla cappella del Volto Santo a testimonianza del miracolo accaduto. Pietralunga ricorda tale avvenimento con una manifestazione, detta Palio della Mannaja, che consiste in una sfida tra i Borghi e Quartieri che si contendono il premio spingendo per le vie del centro storico un pesantissimo carro (il Biroccio), antico mezzo di trasporto dei condannati a morte.