Il Comune di Spoleto, sembra si sia costituito tra il 969 e il 1016, la sua estensione non copriva un vasto territorio, i confini erano situati non lontano dalle sue mura, Pontebari, Corataccione, Licina, Monteluco, Pompagnano, Piano di Santa Maria, Santo Chiodo, e lungo il torrente Marroggia fino a Pontebari.

La Città era formata da tutto il territorio contenuto entro le mura, il Contado era il complesso delle Ville (paesi più piccoli non fortificati) appartenenti al Comune, il Distretto comprendeva tutti i Castelli, cioè le fortezze, soggetti alla Città.

Col passare del tempo alcuni signori dei Feudi confinanti, chiesero protezione al Comune, molti castelli furono conquistati, altri acquistati, di conseguenza, crebbe l’estensione del Comune stesso.

Spoleto era divisa in dodici rioni, che secondo la terminologia Longobarda, vennero chiamati “Vaite del germanico Wai” cioè contrada.

La città di Spoleto è stata, per molti secolicapitale di un vasto ducato Longobardo, tra i più importanti d’Italia, ed è in quel periodo che ebbero origine “Le Vaite”; esse presero il nome da palazzi, chiese o da nobili famiglie che si trovavano o abitavano nelle loro circoscrizioni.

Le Vaite di Spoleto erano:

Vaita San Giovanni (dalla Chiesa di San Giovanni, ora S. Eufemia)
Vaita Palazzo (dal Palazzo Comunale)
Vaita Frasanti (perchè è collocato fra la Vaita S. Giovanni e S. Benedetto)
Vaita S. Benedetto (dalla chiesa dedicata allo stesso santo)
Vaita Petrenga (non si conosce l’origine)
Vaita S. Andrea (dalla chiesa che sorgeva in luogo del Teatro Nuovo)
Vaita Filitteria (da una torre di guardia “Fhilitteria”)
Vaita Salamonesca (non si conosce l’origine)
Vaita Grifonesca (dalla fortezza che i perugini avevano eretto in quel luogo)
Vaita Ponzianina (da Santo protettore di Spoleto, Ponziano)
Vaita De Duomo (dalla famiglia De Domo)
Vaita Tirallesca (presumibilmente dal luogo ove ci si esercitava al tiro con l’arco)

Ogni Vaita aveva la propria autonomia e un Priore, delineato come capo della Vaita stessa, il quale veniva eletto ogni due mesi direttamente dal popolo.
I dodici Priori facevano capo al Podestà, che aveva poteri civili e penali ed era affiancato da dodici Consiglieri, quattro Giudici e da un Sindaco, il quale era Procuratore ed Agente; esso aveva la facoltà di trattare ogni specie di affari.

Per ulteriori informazioni sulla manifestazione o sul concorso scrivere a: info@vaite.it