Un borgo “chiuso” che potrebbe, forse con un minimo sforzo, valorizzare meglio il proprio patrimonio. Infatti al di là del museo civico, tutti gli altri monumenti sono inesorabilmente sempre chiusi, come l’interessante Oratorio di Sant’Andrea. La piccola chiesa si trova in fondo alla piazza principale, è un edificio di epoca medievale profondamente ristrutturato tra ‘600 e ‘700. La conformazione attuale è di un’unica navata coperta da un soffitto a cassettoni. Sulla parete di fondo, un altare barocco domina con la sua mole tutto l’interno. (…) Durante i lavori di restauro di vent’anni fa, sono rinvenute alla luce, sotto gli intonaci, vaste tracce della decorazione pittorica della fine del XIV secolo, che ha come tema scene della Passione di Cristo. Se nella parete destra vi sono solo tracce di un’Orazione nell’orto degli ulivi, in quella sinistra si sono perfettamente conservate la Lavanda dei piedi e la salita al Calvario, raffigurata, quest’ultima, come una processione di guerrieri in abiti medievali che scortano il Salvatore verso il supplizio. Sotto corre un’iscrizione che ci informa precisamente della data di esecuzione degli affreschi: 1394.(…) Nella piazza principale del paese si può visitare anche il Palazzetto del Podestà e dei Governatori, è oggi sede della Pinacoteca Comunale. Nel museo troviamo una notevole raccolta artistica ed archeologica costituita nei primi anni del ‘900. Di grande interesse nella ricca raccolta espositiva sono le opere provenienti dalle chiese locali, quali la “Madonna della Misericordia” del Perugino nonché altre opere di Iacopo Siculo, Dono Doni, Fiorenzo di Lorenzo e Della Robbia.
Da un articolo di Francesco Vignaroli su “Il Giornale dell’Umbria” del 24/09/07