II Campanile cilindrico, ubicato vicino alla Basilica Cattedrale dei SS. Florido Amanzio e all’antica canonica, rappresenta uno dei simboli architettonici di Città di Castello. Il monumento, costituisce uno dei rari esempi di struttura cilindrica che lo rende particolare, caratteristico ed assolutamente inconfondibile. Sulle origini della sua costruzione non esiste una documentazione specifica. Poche annotazioni indirette ci giungono attraverso le “Memorie ecclesiastiche e civili di Citta di Castello” del vescovo tifernate Mons. Giovanni Muzi. Il riferimento più antico risale all’anno 1283 quando il Comune tifernate destina una “rata” di moneta da devolvere alla “già cominciata costruzione del Campanile della Cattedrale”. Alcune ricerche condotte dallo studioso Mario Salmi lo datano al sec. XI riscontrando nei metodi costruttivi che in “tempo romanico” giungono dall’aretino, tipici dell’arte bizantino-ravennate, un movimento che faceva capo all’architetto Maginardo. II campanile sorgeva isolato sul sagrato, prima dell’ampliamento rinascimentale della sacrestia della Basilica Cattedrale che finì per celarne I’ingresso originale, ancora testimoniato dall’archetto in cotto e
dal sottostante stipite in pietra su cui si appoggia. Gli strati del paramento rnurario ci indicano le diverse fasi di realizzazione La parte inferiore romanica è la più antica (sec. Xl-XII) ed e realizzata a piccoli conci di pietra, mentre la congiunzione superiore gotica, caratterizzata da un doppio ordine di aperture di pietra arenaria, indica interventi successivi risalenti al 1283-84. La costruzione si completa forse gia verso la metà del XIV secolo. Infatti nel 1369 “il Capitolo col permesso del vescovo provvede alla restituzione di 100 fiorini d’oro avuti in prestito da Gerozzo di Piero per ripristinare i tetti delta chiesa e del campanile ed i beni delta Canonica devastati l’8 luglio 1368″. Ancora un altro documento attesta che il 22 agosto del 1480 in una “Volta del Campanile del Duomo” si conservavano le carte dei privilegi e riforme degli uffici civili. La struttura, alta 43,50 mt. con un diametro medio di 7 mt. ed uno spessore medio delta muratura di 1 mt., termina con un coronamento a cono in cui è ubicata la cella campanaria ospitante 3 campane. Al piano terra dove in origine era l’ingresso, oggi in parte celato dalla costruzione dell’adiacente Basilica, è ubicata la sacrestia. L’accesso attuale si trova a livello superiore e si raggiunge tramite una scala a chiocciola in pietra ricavata nello spessore delle murature di un fianco della Cattedrale. Proseguendo attraverso un piccolo ballatoio realizzato su arco in mattoni, si raggiunge la sommità tramite sistemi di scale e pianerottoli di sosta ricostruiti in legno di castagno. Nella cuspide e stata reinstallata la sfera di rnetallo ricoperta di lamine di oro zecchino in sostituzione della precedente deteriorata dal tempo, al cui interno è stata collocata una pergamena a ricordo dei lavori di ristrutturazione e consolidamento effettuati.