Provincia: Perugia Comprensorio: Valnerina Nome abitanti: Preciani Comune www.comune.preci.pg.it |
Posto sul versante sinistro della piccola Valle Castoriana, in Valnerina, troviamo Preci già menzionata nel Dialogorum Libri del 594 d.C., scritto da San Gregorio, per la presenza di numerosi eremi prebenedettini. Nel 1232 lo troviamo citato in documenti d’archivio e probabilmente il primo nucleo abitativo sorse nei pressi di un Oratorio Benedettino da cui quasi certamente assunse il nome: Preces, cioè preghiera.
Nella seconda metà del XIII sec. sul villaggio venne eretto il castello e, nel 1276, entrò a far parte dei territori del Comune di Norcia.
Il XIII sec. vede altresì nascere nel territorio preciano un’istituzione che nel corso dei secoli darà lustro alla cittadina: la Scuola Chirurgica di Preci, che merita una divagazione storica. Con il Concilio Lateranense del 1215, venne stabilito che i monaci non avrebbero più dovuto adoperarsi in pratiche strettamente chirurgiche (come avevano fatto fino a quel momento). I monaci dell’Abbazia di Sant’Eutizio, nei pressi di Preci, consapevoli dell’importanza umanitaria dell’arte chirurgica, per non disperdere il patrimonio sino allora acquisito, cominciarono ad insegnare agli abitanti della vicina Preci l’importante arte.
I preciani appresero quest’arte rapidamente, diventando, nel volgere di pochi decenni, dei veri maestri, soprattutto nella rimozione di cateratte, di ernie inguinali e rimozione di coalcoli vescicali, anche con l’ausilio di nuovi attrezzi chirurgici da loro inventati. La loro presenza divenne ambita nei più importanti ospedali delle città italiane e straniere arrivando anche ad essere richiesti dalle corti europee quali quella austriaca, dove nel 1696 operò il medico Caterino Carocci; quella inglese, dove Cesare Sacchi operò le figlie di Carlo VIII , e quella dell’Arciduca d’Austria, dove operò Arcangelo Mesurati. Meritano di essere ricordati anche Orazio Cattani, medico del Sultano Mehemed (1620); Francesco Scacchi, che operò di cateratte la regina Elisabetta d’Inghilterra e suo fratello, Durante Scacchi, archiatra di Papa Sisto V. Chiusa la parentesti storica, riprendendo l’excursus storico, Preci, dopo alterne vicende legate alle lotte di potere tra lo Stato Pontificio e le potenti signorie dell’epoca, nel 1527 fu cinta d’assedio dalle truppe del Legato della Marca, il Cardinale Francesco Armellini, per aver ospitato tra le sue mura Rodolfo Varano e Beatrice Colonna, entrambi scomunicati. Nel 1528, ribellatosi al Comune di Norcia, fu da questi distrutta ed i fautori della ribellione, con le loro famiglie, relegati a Castelluccio. Nel 1533 fu ricostruita per volere di Papa Paolo II , dopo che aveva acconsentito a fare atto di sottomissione a Norcia e, nel 1817, per volontà di Papa Pio VII fu eretta a Comune, titolo che conservò anche nel 1860, quando enttrò a far parte del Regno d’Italia. Caratteristico borgo medioevale, sviluppatosi nel XIII sec. attorno al castello, ancor oggi la cittadina esterna il suo aspetto cinquecentesco caratterizzato dalle mura castellane, all’interno delle quali, si sviluppa l’abitato attraversato da una fitta rete di stradine confluenti nella piazza principale dove sorge la Chiesa di Santa Maria, del XIII secolo. Edificata dai monaci della vicina Abbazia di Sant’Eutizio, la chiesa è caratterizzata da una facciata con due portali: uno romanico del 1300 (sul frontale) ed uno gotico del 1400 (sul lato sinistro). L’interno, a navata unica, con cappelle laterali, custodisce una scultura del XV sec. raffigurante la “Pietà“, opera di un artista abruzzese; un Fonte Battesimale del 1521 e, nella parete attigua al fonte, affreschi di Scuola locale; una tela seicentesca di Antonio Carocci (pittore locale) ed un’urna per reliquie realizzata e dipinta nel 1545 da Gaspare Angelucci da Nevale. Nei pressi, dietro il Palazzo Comunale, si trovano i resti della Chiesa di Santa Caterina apprezzabile per il bel portale gotico del XIV sec. con iscrizioni a caratteri gotici, ed il piccolo campanile a vela con leoni stilafori. Nei pressi del Borgo Preci, ubicato sulla strada di fondovalle, vi è invece la Chiesa della Madonna della Peschiera , edificata nel XVII secolo.