Posto sulle pendici del Monte Castiglione, alla destra della Valle del torrente Niccone, in posizione strategica per il controllo viario tra la valle del Tevere, il Trasimeno e la Val di Chiana, Lisciano Niccone ha origini antichissime riconducibili agli Etruschi, come testimoniano l’ipogeo rinvenuto in loc. Villa Sagraia ed il Villaggio fortificato di Bellona, sul monte Murlo. Dopo la battaglia del Trasimeno, nel 217 a.C., il territorio fu messo a ferro e fuoco dalle truppe di Annibale, probabilmente per rappresaglia contro gli abitanti che avevano soccorso i soldati romani scampati alla battaglia. Verosimilmente Lisciano deve il suo nome ad un Lisus, o Licius, che qui ebbe possedimenti nel periodo romano, accomunata poi al nome del torrente (Niccone) che scorre vicino alla cittadina. Nel periodo bizantino Lisciano, insieme ad altri castelli, i cui resti suffragano questa tesi, ebbe notevole importanza poiché il suo castello costituiva uno dei perni difensivi che consentivano il controllo delle vie di comunicazione Bizantine tra Roma e Ravenna. Nel 1202 il Castello di Lisciano, governato dai marchesi Del Monte, si pose sotto la protezione di Perugia condividendone da quel momento le vicende. Passato per breve sotto il dominio di Casali di Cortona , nel 1479 tornò sotto il governo della Chiesa fino al 1861, anno in cui entrò a far pate del Regno d’Italia.
Da vedere
I resti del castello di Lisciano; posizionato sulla cima della collina che sovrasta Lisciano Niccone da Est, ha origini molto antiche.
La costruzione del castello risale al IX-X secolo d.c., appartenuto inizialmente ai marchesi del monte nel 1479 passò sotto il governo pontificio e vi restò fino a quando non fu unito al regno d’Italia nel 1861. Del vecchio castello oggi non restano che alcuni ruderi capaci tuttavia di testimoniare l’imponente mole della costruzione.
Fuori dal borgho a circa cinque chilometri in Val Rosa, la chiesa di San Niccolò dove, nell’XI sec., risiedette San Pier Damiani. Al suo interno custodisce una Pala d’altare, opera di Eusebio da San Giorgio (1465–1540). Da vedere, inoltre, lo stupendo ambiente naturale da dove si può godere la vista del lago Trasimeno e fare escursioni nei boschi. A Montecastiglione (800m s.l.m.), prospicente il lago, un bel parco attrezzato, con otto ettari di pineta, consente di trascorrere piacevoli ore a contatto con la natura.
Feste e manifestazioni
Religiose: 21 marzo, “Festa del patrono San Benedetto”; 8 dicembre “Festa della Madonna Immacolata”, co- padrona di Lisciano.
Tradizionali: il piatto tipico di Lisciano Niccone sono i Bringoli, una sorta di grosso spaghetto che si ottiene lavorando acqua e farina; proprio a questo piatto di origine contadina Lisciano Niccone dedica da più di 30 anni la sagra paesana che si svolge nel mese di luglio, la “Sagra dei Bringoli”, viene organizzata ogni anno dalla pro-loco del paese ed è caratterizzata da incontri teatrali, musicali e sportivi.