Posto su un altopiano sulla riva sinistra del Tevere, il centro è sorto in epoca romana nei pressi di un tempio deidicato al dio Giove, di cui non restano più tracce. Numerose sono le testimonianze dell’insediamento nella zona al tempo dei Romani: tombe, monete, ruderi ed i resti del porto fluviale di San Valentino lungo il Tevere. Il borgo, di origine medioevale ed il castello, edificato su una rocca preesistente, furono luoghi di aspre contese tra i maggiori Comuni e le famiglie della zona.
Le prime notizie storiche sul castello, chiamato originariamente “Castel di Juvo“, risalgono al 1191. Nella sua storia secolare, il nucleo medievale del castello si è arricchito di preziosi interventi architettonici che hanno contribuito a definirne il maestoso aspetto attuale.
Terrazze, cortili, stanze e passaggi segreti ancora da riscoprire, ne costituiscono l’articolata struttura che si compone di ben cinque piani illuminati da 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno. Eccezionali opere pittoriche a tema mitologico eseguite da maestri cinquecenteschi quali Domenichino e Paolo Veronese , testimoniano ad oggi l’importanza ed il prestigio delle famiglie che si sono succedute nel castello durante i secoli. Nel 1300 venne assoggettato da Amelia, da Narni, poi dai signori di Baschi ed infine dal cardinale toscano Giovanni Orsini che lo assediò ed espugnò. Papa Giovanni XXII intervenne riprendendo il castello e imprigionando il cardinale Orsini ad Amelia. Nel 1328 fu possesso degli Anguilara, nel 1465 dei Farnese e dal sec. XVI dei Canonici Mattei. Agli inizi del ‘900 il castello fu venduto ai Ricciardi, quindi passò al generale Di Robilant ed infine nel 1936 ai conti Acquarone.
Oggi, il castello, è la residenza privata del produttore cinematografico americano Charles Band e della sua famiglia.
Il Palazzo ducale (sec. XVI) fatto edificare dal duca Ciriaco Mattei sui preesistenti resti di un castello medioevale della famiglia Colonna, è un imponente edificio dal cui portone principale inizia una rampa a spirale, percorribile dalle carrozze, che un tempo permetteva di salire fino alla terrazza del piano nobile. Al suo interno custodisce dipinti attribuiti al Domenichino, a Paolo Veronese e all’Alfani. Il palazzo, visitabile rivolgendosi al custode, viene aperto in occasione delle rievocazioni storiche. Il Palazzo Mattei invece è rimasto incompiuto e per la parte realizzata, sono da vedere alcune decorazioni della scuola del Domenichino. Sulla Piazza, prospiciente il Palazzo Ducale, si erge la Chiesa Parrocchiale : dedicata a S. Maria Assunta risalente al 1650/1700, fatta costruire dal Duca Mattei con all’interno quadri di notevole interesse come il quadro della Madonna Assunta. Lungo il Corso Mazzini, la Cappella di San Rocco (oggi monumento ai Caduti) mostra un affresco di Scuola Folignate raffigurante una crocifissione (in via di Restauro). Caratteristico è il borgo medioevale con il suo aspetto compatto e un dedalo di stradine che conducono, all’improvviso, su stupende vedute panoramiche della sottostante vallata.
Il borgo, percorribile solo a piedi, conserva ancor oggi intatta la sua architettura medioevale. Fuori è posto il convento di Santa Maria del Gesù, fondato nel 1600 probabilmente su resti di un’antica struttura; fino al 1870 fu proprietà dei Francescani, quindi degli Oblati di San Francesco ed infine dei Marianisti.
Da alcuni anni il convento ospita un centro naturista, “Il Germoglio”, dove è possibile seguire corsi programmati di erboristeria, terapia del colore e, su richiesta, gustare delicati cibi macrobiotici cucinati con prodotti delle colture biologiche.
La chiesa della Madonna del Perugino (così denominata per un’opera che si custodisce all’interno, attribuita al Perugino) la si raggiunge proseguendo per Attigliano e svoltando su una strada secondaria posta sulla destra.