I corali di San Domenico di Perugia nella Biblioteca comunale Augusta (XIII-XIV sec.)
 
La mostra espone per la prima volta in maniera organica i 21 libri corali di San Domenico di Perugia, realizzati in due serie liturgiche, un primo nucleo risalente al terzo quarto del ‘200 ed un secondo ai primi del ‘300.
I corali sono manoscritti su pergamena contenenti la liturgia musicata (canto gregoriano), libri maestosi, riccamentedecorati, di grande formato con lettere e note musicali cubitali realizzati per essere utilizzati con facilità durante le celebrazioni nella Chiesa di San Domenico di Perugia.
Sono una preziosa testimonianza del periodo più effervescente della storia di Perugia, il loro insieme suscita uno straordinario interesse, sono prodotti di valore storico, liturgico, musicale, artistico e codicologico. Nella mostra e nel presente catalogo il contenuto dei corali è oggetto di studio dello storico della musica e della liturgia, il loro aspetto dello storico dell’arte, i loro caratteri materiali e le modalità di scrittura del codicologo e del paleografo. (…)
 

(…) Nel catalogo è ripercorso il legame tra Perugia ed iDomenicani fin dal 1234, anno del loro insediamento in città a seguito della donazione da parte del podestà del Comune della pieve di S. Stefano, poi consacrata nel 1264 da Clemente IV. Con la fondazione nel 1269 di uno studium artium continua l’opera di consulenza politica e culturale dei Domenicani per il Comune ed il rapporto con la città si consolida definitivamente con la costruzione del complesso monumentale di San Domenico, edificato a seguito della concessione nel 1304 dell’indulgenza plenaria da parte di papa Bendetto XI. Molto rilevante è anche il ruolo che i Domenicani hanno nella nascita dell’Università di Perugia.

Nell’ultimo quarto del duecento collaborano infatti con le istituzioni pubbliche al progetto di dotare la città di uno studio universitario, affiancano le autorità nel compito di scegliere i maestri stipendiati dal Comune per le pubblicae lecture e nei primi tre secoli di vita dello Studio infine mantengono gli insegnamenti teologici.
I domenicani intendono conciliare la preghiera comune celebrata in coro con l’impegno pastorale esterno che si esprime con lo studio, la predicazione e l’insegnamento della teologia. I libri del coro sono scritti con grande cura e sottoposti ad un attento e rigoroso controllo dell’Ordine: nessuno ne deve modificare il testo e la musica. (…)

Catalogo a cura di Claudia Parmeggiani
Regione Umbria, Comune di Perugia, Ministero per i beni e attività culturali

VOLUMNIA EDITRICE
Marzo 2006

Euro 40,00