Il fascino del ferro che l’uomo piega per farlo diventare un oggetto, cui la fantasia dà forma nei secoli, ha sempre fatto progredire i valori dell’alto artigianato. Il ferro nella sua essenza materiale è simbolo di forza, di sicurezza, di difesa. Il ferro nella sua duttilità è simbolo di civiltà, di cultura, di ricerca che sa piegare la materia al servizio dell’uomo. 
Sono questi i valori aggiunti dei manufatti in ferro battuto che entrano nelle nostre case, dal piccolo oggetto alla grande cancellata. Sul ferro poggia tanta parte della nostra civiltà e la sua tradizione è come un racconto che si continua a rinnovare. Il colpo di martello, la botta del maglio, il calare della mazza sono il battito del cuore dell’artigiano che ha impresso con la forza delle sue mani una forma sul materiale infuocato, una forma che resta nel tempo. Anche la lavorazione del ferro battuto è una specializzazione artigianale tipica della civiltà contadina, come ben illustra il Centro di Documentazione delle Tradizioni popolari di Garavelle, presso Città di Castello.
Considerando i maggiori centri di produzione, tra cui Assisi e Città della Pieve, Gubbio eccelle nella fabbricazione di armi che riproducono modelli antichi, Norcia fu rinomata già nel Cinquecento per la produzione di ferri chirurgici, Villamagna è specializzata in lime e raspe, mentre Magione si distingue per la lavorazione a sbalzo del rame.

Associazione Nazionale dei Forgiatori
 

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